Daniel non se la sente di firmare il testamento che lo nomina nuovo capo della Falkental Porcellane. Il giovane Gravenberg sostiene di voler rispettare l'ultima volontà del nonno, che, prima di morire, avrebbe voluto cambiare il testamento e fare di Frederik il suo successore. Il notaio e gli altri Gravenberg però, considerata la decisione non facile, lo invitano a prendersi un altro po' di tempo per riflettere.
Annabelle non perde tempo e, appena resta sola con Daniel, inizia il pressing per convincere il figlio ad accettare il testamento così com'è. La donna cerca di instillare nel figlio il seme del dubbio: veramente l'ultima volontà di Werner era quella di lasciare a Frederik il controllo dell'azienda? Annabelle vuol far credere a Daniel che Werner non ha più cambiato il testamento perché neanche lui si fidava completamente delle capacità dirigenziali di Frederik: anche Werner non poteva ignorare che gli errori di Frederik stavano per portare l'azienda al fallimento...
Ormai è notte a Falkental, e tutti vanno a letto. Ma c'è chi non riesce proprio a prendere sonno. Julia, ad esempio, mentre Frederik dorme accanto a lei, non può fare a meno di pensare alla decisione che Daniel dovrà prendere. Nonostante la scelta sia veramente difficile, la ragazza ha fiducia nel giovane Gravenberg, e crede che alla fine farà la cosa giusta.
Anche nella camera dei prossimi sposini è difficile prendere sonno: Daniel è ancora ben sveglio e sente il bisogno di confessare a Marie la sua totale incertezza sul da farsi. La Vermont propone al suo futuro marito una collaborazione con Frederik: le quote societarie dovranno essere spartite in parti uguali tra zio e nipote, che diventeranno così soci alla pari. Marie pensa che anche Werner avrebbe molto apprezzato questa soluzione. Daniel è d'accordo e decide di ascoltare il consiglio della donna che, secondo lui, sta per renderlo padre.
Infatti il giorno seguente il giovane Gravenberg fa sapere allo zio di voler guidare l'azienda insieme a lui. Annabelle, venutolo a sapere, ne rimane molto contrariata. Messa di fronte al fatto compiuto, la donna, anche se a malincuore, sembra accettare la decisione del figlio. In realtà ella ha già architettato un ennesimo piano per screditare Frederik agli occhi di Daniel.
Quando ci sono di mezzo gli affari, si sa, non c'è lutto che tenga, soprattutto adesso che la Falkental Porcellane naviga in cattive acque: ultimamente sono stati commessi troppi errori, un altro passo falso potrebbe essere fatale.
Al reparto design sono appena arrivati i nuovi colori, e Julia e Patrizia possono finalmente dedicarsi allo sviluppo della nuova serie di porcellane da immettere sul mercato. Le due designer vorrebbero portare a termine la serie al più presto possibile, perciò anche gli apprendisti, Lilly e Kolja, vengono impiegati nel nuovo progetto. L'eccessiva fretta impedisce però alle ragazze di accorgersi di un particolare veramente rivelatore: il nome della ditta produttrice dei colori.
Le due designer non possono sapere che quei colori sono stati acquistati non dai fornitori abituali, ma da una ditta rumena tristemente nota per le ripetute elusioni delle più elementari norme igienico-sanitarie. All'insaputa di tutti, alcuni giorni prima Annabelle era infatti riuscita, con una delle sue solite macchinazioni, a fare in modo che per la fornitura dei colori venisse scelta proprio quella ditta a dir poco malfamata. Ed adesso è la stessa Annabelle che, come se niente fosse, fa notare alla figlia, basìta, che sulla confezione dei nuovi colori non compare il bollino di sicurezza prescritto dalla legge...
Non c'è tempo da perdere, Patrizia deve subito mandare in laboratorio alcuni campioni del losco prodotto rumeno, per farlo analizzare. Se i colori dovessero risultare nocivi sarebbe molto grave per l'azienda, perché il lavoro sulla nuova serie dovrebbe essere immediatamente interrotto e si perderebbe sicuramente tantissimo tempo prima che possa ripartire. Mentre attende i risultati delle analisi, Patrizia è molto nervosa. Invece Julia non è tanto preoccupata, perché ritiene che i colori dovrebbero essere stati già controllati prima dell'ordinazione. La bionda designer, pensando che il malumore della collega derivi essenzialmente dal recente lutto che l'ha colpita, prova a consolarla della morte del nonno. Ma Patrizia reagisce male e, indispettita, lascia il reparto design. Proprio in quel mentre entra un fattorino, che consegna a Julia il responso delle analisi: i colori sono altamente tossici, quasi veleno puro!
Julia è sconvolta e si precipita immediatamente nell'ufficio di Frederik per avvertirlo. Lui però non c'è, al suo posto siede Daniel. Il ragazzo dice alla sua ex che, per le questioni di lavoro, può tranquillamente riferirgli tutto quello che aveva da dire a Frederik, dal momento che lo zio e lui adesso sono soci paritari.
Julia parlerà con Daniel della storia dei colori? Come si risolverà la situazione? Ci saranno danni per l'azienda? E in tal caso, chi ne pagherà le conseguenze? Per saperlo basta seguire il prossimo sconvolgente episodio di Julia - La strada per la felicità.
Annabelle non perde tempo e, appena resta sola con Daniel, inizia il pressing per convincere il figlio ad accettare il testamento così com'è. La donna cerca di instillare nel figlio il seme del dubbio: veramente l'ultima volontà di Werner era quella di lasciare a Frederik il controllo dell'azienda? Annabelle vuol far credere a Daniel che Werner non ha più cambiato il testamento perché neanche lui si fidava completamente delle capacità dirigenziali di Frederik: anche Werner non poteva ignorare che gli errori di Frederik stavano per portare l'azienda al fallimento...
Ormai è notte a Falkental, e tutti vanno a letto. Ma c'è chi non riesce proprio a prendere sonno. Julia, ad esempio, mentre Frederik dorme accanto a lei, non può fare a meno di pensare alla decisione che Daniel dovrà prendere. Nonostante la scelta sia veramente difficile, la ragazza ha fiducia nel giovane Gravenberg, e crede che alla fine farà la cosa giusta.
Anche nella camera dei prossimi sposini è difficile prendere sonno: Daniel è ancora ben sveglio e sente il bisogno di confessare a Marie la sua totale incertezza sul da farsi. La Vermont propone al suo futuro marito una collaborazione con Frederik: le quote societarie dovranno essere spartite in parti uguali tra zio e nipote, che diventeranno così soci alla pari. Marie pensa che anche Werner avrebbe molto apprezzato questa soluzione. Daniel è d'accordo e decide di ascoltare il consiglio della donna che, secondo lui, sta per renderlo padre.
Infatti il giorno seguente il giovane Gravenberg fa sapere allo zio di voler guidare l'azienda insieme a lui. Annabelle, venutolo a sapere, ne rimane molto contrariata. Messa di fronte al fatto compiuto, la donna, anche se a malincuore, sembra accettare la decisione del figlio. In realtà ella ha già architettato un ennesimo piano per screditare Frederik agli occhi di Daniel.
Quando ci sono di mezzo gli affari, si sa, non c'è lutto che tenga, soprattutto adesso che la Falkental Porcellane naviga in cattive acque: ultimamente sono stati commessi troppi errori, un altro passo falso potrebbe essere fatale.
Al reparto design sono appena arrivati i nuovi colori, e Julia e Patrizia possono finalmente dedicarsi allo sviluppo della nuova serie di porcellane da immettere sul mercato. Le due designer vorrebbero portare a termine la serie al più presto possibile, perciò anche gli apprendisti, Lilly e Kolja, vengono impiegati nel nuovo progetto. L'eccessiva fretta impedisce però alle ragazze di accorgersi di un particolare veramente rivelatore: il nome della ditta produttrice dei colori.
Le due designer non possono sapere che quei colori sono stati acquistati non dai fornitori abituali, ma da una ditta rumena tristemente nota per le ripetute elusioni delle più elementari norme igienico-sanitarie. All'insaputa di tutti, alcuni giorni prima Annabelle era infatti riuscita, con una delle sue solite macchinazioni, a fare in modo che per la fornitura dei colori venisse scelta proprio quella ditta a dir poco malfamata. Ed adesso è la stessa Annabelle che, come se niente fosse, fa notare alla figlia, basìta, che sulla confezione dei nuovi colori non compare il bollino di sicurezza prescritto dalla legge...
Non c'è tempo da perdere, Patrizia deve subito mandare in laboratorio alcuni campioni del losco prodotto rumeno, per farlo analizzare. Se i colori dovessero risultare nocivi sarebbe molto grave per l'azienda, perché il lavoro sulla nuova serie dovrebbe essere immediatamente interrotto e si perderebbe sicuramente tantissimo tempo prima che possa ripartire. Mentre attende i risultati delle analisi, Patrizia è molto nervosa. Invece Julia non è tanto preoccupata, perché ritiene che i colori dovrebbero essere stati già controllati prima dell'ordinazione. La bionda designer, pensando che il malumore della collega derivi essenzialmente dal recente lutto che l'ha colpita, prova a consolarla della morte del nonno. Ma Patrizia reagisce male e, indispettita, lascia il reparto design. Proprio in quel mentre entra un fattorino, che consegna a Julia il responso delle analisi: i colori sono altamente tossici, quasi veleno puro!
Julia è sconvolta e si precipita immediatamente nell'ufficio di Frederik per avvertirlo. Lui però non c'è, al suo posto siede Daniel. Il ragazzo dice alla sua ex che, per le questioni di lavoro, può tranquillamente riferirgli tutto quello che aveva da dire a Frederik, dal momento che lo zio e lui adesso sono soci paritari.
Julia parlerà con Daniel della storia dei colori? Come si risolverà la situazione? Ci saranno danni per l'azienda? E in tal caso, chi ne pagherà le conseguenze? Per saperlo basta seguire il prossimo sconvolgente episodio di Julia - La strada per la felicità.
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