I fatti.
Venerdì 14 settembre 2007 la RAI trasmette regolarmente la puntata 85 di "Julia - La strada per la felicità". Come tutti gli altri giorni, alla fine viene mostrato il preview dell'episodio successivo, che dovrebbe andare in onda il lunedì seguente. Invece, niente: il 17 settembre su Rai Uno, al posto di "Julia", inizia il troncone pre-"Incantesimo" di "Festa Italiana". Gli affezionati telespettatori della soap tedesca (eravamo arrivati a quasi 2 milioni...), indignati per il comportamento a dir poco scorretto della TV pubblica, iniziano a chiedere spiegazioni, inviando decine di mail di protesta alla RAI e a varie testate specializzate, riuscendo ad ottenere una certa attenzione da "Sorrisi e Canzoni TV". Ecco un esempio di quanto il settimanale ha pubblicato sul caso "Julia".
Venerdì 14 settembre 2007 la RAI trasmette regolarmente la puntata 85 di "Julia - La strada per la felicità". Come tutti gli altri giorni, alla fine viene mostrato il preview dell'episodio successivo, che dovrebbe andare in onda il lunedì seguente. Invece, niente: il 17 settembre su Rai Uno, al posto di "Julia", inizia il troncone pre-"Incantesimo" di "Festa Italiana". Gli affezionati telespettatori della soap tedesca (eravamo arrivati a quasi 2 milioni...), indignati per il comportamento a dir poco scorretto della TV pubblica, iniziano a chiedere spiegazioni, inviando decine di mail di protesta alla RAI e a varie testate specializzate, riuscendo ad ottenere una certa attenzione da "Sorrisi e Canzoni TV". Ecco un esempio di quanto il settimanale ha pubblicato sul caso "Julia".
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Le opinioni.
20/9/2007
20/9/2007
Lettere al direttore
IL DESTINO DI «JULIA»
Egregio direttore,
le scrivo per avere delle informazioni sul futuro della soap Julia in onda su raiuno. Perchè la rete ha deciso di interromperla nonostante gli ascolti siano in crescita? Perchè raiuno ha intenzione di riproporre quello scempio di Festa Italiana Storie che lo scorso anno ha registrato ascolti miseri? C'è la possibilità che la soap venga trasmessa nuovamente, magari tra qualche mese?
Cordiali saluti,
Emanuele
Caro direttore,
leggo Sorrisi da quando la rivista nacque, ma non ho mai scritto perchè ero convinta che non avrei mai avuto risposta. Ma ora che sono dotata di un pc mi riesce più facile ed una domanda gliela voglio fare, anche se so che la risposta non dipende da Lei. Che fine farà la fiction di Raiuno Julia? Lo scorso 14 settembre ho visto forse l'ultima puntata, ma in coda c'era l'anteprima della prossima. Ma quando andrà in onda, visto che nel numero di Sorrisi con i programmi della prossima settimana non ho visto la programmazione di Julia?Pensa che la Rai possa lasciare in sospeso i telespettatori che non sapranno come andrà a finire? Spero di no e mi auguro che Lei possa dare una risposta non solo a me, ma a tutti i fedellissimi di questa fiction che è incominciata un pò in sordina ma che pian piano è diventata attraente. Grazie e cordiali saluti.
Violetta Del Papa (Desio)
Risponde dalla redazione di «Sorrisi» Marco Ferrari
Non c'è niente da fare: quando inizia la nuova stagione televisiva, i programmi estivi finiscono. Così per Julia. In Rai dicono di averne ancora 100 puntate nuove che manderanno probabilmente la prossima estate. E' però alla studio la possibilità di rimandare in onda quelle già trasmesse, ma si parla della mattina presto.
Cordiali saluti
Marco Ferrari
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1/10/2007
Editoriale del direttore Umberto Brindani
LE MINORANZE TELEVISIVE DELLE SOAP, MILIONI DI «SEDOTTI E ABBANDONATI»
«Sorrisi e Canzoni TV» n. 41-2007
Care lettrici, cari lettori,
da qualche settimana mi arrivano ondate di mail principalmente su quattro argomenti. Beppe Grillo (e gustatevi la storia di copertina di questo numero); Loretta Goggi (un fan club davvero scatenato); l’orario di inizio della prima serata (ce ne occuperemo prossimamente); e infine la programmazione ballerina di alcuni telefilm o soap.
Su quest’ultimo argomento le lamentele sono davvero tante. Prendete “Tempesta d’amore”, per esempio, e provate a seguirmi, se avete pazienza. La soap tedesca parte quest’estate nel pomeriggio di Canale 5, poi passa nel preserale di Rete 4, a sorpresa vanno in onda due puntate accorpate il venerdì in prima serata, viene annunciato che scompare il preserale delle 20, no, anzi, contrordine, preserale sì, ma di durata ridotta, e il venerdì una specie di riassunto delle minipuntate trasmesse dal lunedì al giovedì, seguito da “Walker Texas Ranger” e poi dalle due puntate intere accorpate... Beh, i fan di “Tempesta d’amore” stanno uscendo pazzi, e c’è da capirli.
E il telefilm “Bones”, sempre su Rete 4? In onda il primo episodio, poi cambio di giorno, salto del secondo episodio, poi si torna al giorno iniziale e alla fine si cancella tutto e buonanotte suonatori.
Su quest’ultimo argomento le lamentele sono davvero tante. Prendete “Tempesta d’amore”, per esempio, e provate a seguirmi, se avete pazienza. La soap tedesca parte quest’estate nel pomeriggio di Canale 5, poi passa nel preserale di Rete 4, a sorpresa vanno in onda due puntate accorpate il venerdì in prima serata, viene annunciato che scompare il preserale delle 20, no, anzi, contrordine, preserale sì, ma di durata ridotta, e il venerdì una specie di riassunto delle minipuntate trasmesse dal lunedì al giovedì, seguito da “Walker Texas Ranger” e poi dalle due puntate intere accorpate... Beh, i fan di “Tempesta d’amore” stanno uscendo pazzi, e c’è da capirli.
E il telefilm “Bones”, sempre su Rete 4? In onda il primo episodio, poi cambio di giorno, salto del secondo episodio, poi si torna al giorno iniziale e alla fine si cancella tutto e buonanotte suonatori.
Un’altra soap tedesca, “Julia”, va regolarmente per tutta l’estate su Raiuno e con l’inizio della nuova stagione tv viene interrotta, così, senza un motivo né un perché, e soprattutto senza dire se e quando riprenderà.
Mentre “Jericho” su Raidue è saltato dai palinsesti tante di quelle volte che in chiusura hanno trasmesso puntate a grappoli pur di farla finita, come quegli studenti in difficoltà che fanno tre anni in uno.
Ma qual è il peccato originale di questi programmi? Naturalmente, i bassi ascolti, o comunque gli ascolti inferiori alle famose e imperative “medie di rete”, per cui si prova, si sposta, si cambia, si rinvia, e quando per il “paziente” non c’è più nulla da fare, si sopprime. Già, però andatelo a spiegare agli sfortunati fan, i quali non fanno in tempo ad appassionarsi a un personaggio o a una storia che si ritrovano nella migliore delle ipotesi a fare slalom tra i palinsesti a caccia dei loro eroi, spesso senza successo.
Non sarà certo questo il problema numero uno della tv italiana, ma fa impressione andare a vedere quanti sono, in pratica, questi telespettatori sedotti e abbandonati. “Bassi ascolti” vuol dire: per “Tempesta d’amore” 2 milioni e mezzo; per “Bones” 1,2 milioni; per “Julia” 1,6; per “Jericho” 1,8. Milioni di persone, che siccome non raggiungono tutti insieme la soglia critica della “media di rete”, zac, vengono lasciati alla deriva, senza sapere come va a finire, tanto guarderanno qualcos’altro. Si tratta di minoranze, rispetto ai grandi numeri delle trasmissioni di maggior successo, e tutto sommato anche abbastanza silenziose. Ma sono persone, giovani, donne, famiglie intere. Sono tanti. Non si potrebbe avere per loro un po’ più di rispetto?
Ma qual è il peccato originale di questi programmi? Naturalmente, i bassi ascolti, o comunque gli ascolti inferiori alle famose e imperative “medie di rete”, per cui si prova, si sposta, si cambia, si rinvia, e quando per il “paziente” non c’è più nulla da fare, si sopprime. Già, però andatelo a spiegare agli sfortunati fan, i quali non fanno in tempo ad appassionarsi a un personaggio o a una storia che si ritrovano nella migliore delle ipotesi a fare slalom tra i palinsesti a caccia dei loro eroi, spesso senza successo.
Non sarà certo questo il problema numero uno della tv italiana, ma fa impressione andare a vedere quanti sono, in pratica, questi telespettatori sedotti e abbandonati. “Bassi ascolti” vuol dire: per “Tempesta d’amore” 2 milioni e mezzo; per “Bones” 1,2 milioni; per “Julia” 1,6; per “Jericho” 1,8. Milioni di persone, che siccome non raggiungono tutti insieme la soglia critica della “media di rete”, zac, vengono lasciati alla deriva, senza sapere come va a finire, tanto guarderanno qualcos’altro. Si tratta di minoranze, rispetto ai grandi numeri delle trasmissioni di maggior successo, e tutto sommato anche abbastanza silenziose. Ma sono persone, giovani, donne, famiglie intere. Sono tanti. Non si potrebbe avere per loro un po’ più di rispetto?
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